Giovanni MOLTENI (Cantù 1898 – Sorengo 1990)
Si forma da autodidatta sotto l’egida del pittore Ugo Bernasconi e, dopo l’esperienza della prima Guerra Mondiale, si trasferisce a Milano dove frequenta Carlo Carrà, Arturo Martini, Mario Sironi e Arturo Tosi.
Fondamentale nella sua formazione, da un punto di vista sia artistico che emotivo, è la partecipazione alla spedizione del dirigibile Italia al Polo Nord, da cui gli deriva l’appellativo di “pittore dell’Artide”. Negli anni Trenta partecipa regolarmente alle esposizioni della Permanente di Milano. Nel 1933 partecipa alla IV Mostra d’Arte del sindacato regionale fascista belle arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano.
Durante i bombardamenti degli angloamericani a Milano nel 1943 viene distrutto, quasi interamente, il suo studio e con esso le sue opere. Nel 1949 la Galleria del Milione di Milano gli dedica una personale, la cui monografia contiene una nota di Carlo Carrà. Nel 1952 Molteni viene invitato alla Rassegna internazionale dell’acquarello dal 1800 al 1950 tenutasi a Delft, come rappresentante dell’Italia, assieme a Giorgio Morandi, Gino Severini, Filippo De Pisis e Arturo Tosi. Seguono esposizioni a Lugano, Parigi e regolarmente alla Biennale di Brera, della Permanente e alle Esposizioni Nazionali d’Arte.