FOLCO CHITI BATELLI

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Folco CHITI BATELLI (Firenze, 1932 – 2011)

Folco Chiti Batelli è nato a Firenze nel 1932.
La sua prima mostra risale al 1963 alla saletta del “Fiorino”. Nel 1978 è stato invitato alla mostra de “Fiorino città di Firenze” ed incluso nella rosa dei cinque finalisti. Nell’arco della sua carriera, numerose sono le mostre personali sia in Italia sia all’estero presso prestigiose gallerie d’arte ed istituzioni pubbliche. Tra le più recenti, la mostra tenutasi nel 2005 presso il Museo Civico Archeologico di Fiesole dal titolo “Folco Chiti Batelli – Lacerti urbani e altre storie” e nel 2014, presso il Museo Mediceo di Palazzo Medici Riccardi di Firenze “Folco Chiti Batelli – Segni d’anima e di città”.
Nel 2011 ha esposto alla Biennale d’Arte di Venezia, presso il padiglione Italia, tra i pittori rappresentanti della Toscana.

Artista che sfugge alle facili definizioni, sin dagli esordi ha saputo operare scelte originali tra innovazione e tradizione, attuando una sintesi personalissima tra strutture lineari e impulsi dinamici. Chiti Batelli è un pittore di “paesaggi urbani”, ma con la spiccata capacità di astrarre da una città i puri fondali, di rendere protagonisti dei soggetti anonimi come delle case di periferia massicce e stanche, dei nodi autostradali o dei semafori, elevandoli a una cifra di eleganza. Si direbbe che Chiti Batelli veda le cose dal finestrino di un’automobile lanciata, dove tutto diventa una striscia fuggente, più che un’immagine, una direzione di movimento. Questi soggetti impersonali sono pretesti per dare forma a stati d’animo, prevalentemente a una malinconia che talvolta esprime inquietudine e una sorta di disagio esistenziale.