André MASSON (Balagny-sur-Oise 1896 – Parigi 1987)
André Masson, artista versatile, dedica la sua creatività all’esplorazione del mondo irrazionale. Studia pittura all’Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles e all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Allo scoppio della prima guerra mondiale viene arruolato e inviato al fronte, dove riporta una grave ferita. Una larga parte della produzione artistica di Masson durante gli anni venti appare influenzata dal trauma della guerra. Nel 1920 si stabilisce a Parigi e due anni più tardi incontra Kahnweiler, il suo principale mercante fino al 1931. Nel 1924 tiene la prima personale alla Galerie Simon di Kahnweiler a Parigi. Nello stesso anno conosce André Breton e si unisce al gruppo Surrealista, al quale rimane legato fino al 1928. In questo primo periodo realizza disegni e quadri con il procedimento dell’automatismo, sperimenta l’utilizzo della sabbia nei suoi dipinti, inizia ad esplorare temi erotici e violenti ed è influenzato dal Cubismo analitico. Realizza inoltre illustrazioni per libri e i suoi lavori vengono regolarmente pubblicati sulla rivista La Révolution Surréaliste. Nel 1925 partecipa alla prima esposizione Surrealista, alla Galerie Pierre di Parigi. Due anni dopo incontra Giacometti e realizza la sua prima scultura.
Dopo la rottura con i Surrealisti sviluppa diversi linguaggi: tematiche violente ed erotiche interpretate con forme sempre più astratte, paesaggi figurativi, e dopo un soggiorno in Spagna, dal 1934 al 1936, soggetti spagnoli. Nel 1933 disegna scene e costumi per i Ballets Russes, lavorando spesso, in seguito, per il teatro, l‘opera e il balletto. Nel 1936 torna a Parigi e l’anno successivo si riconcilia con i Surrealisti. Nel 1941 lascia la Francia occupata dai tedeschi, che etichettavano le opere di Masson come arte degenerata, e si stabilisce a New Preston, Connecticut (USA), dove le sue opere influenzarono profondamente gli espressionisti astratti, tra cui Jackson Pollock. Lo stesso anno partecipa a un’importante mostra al Baltimore Museum of Art. Durante la sua permanenza negli Stati Uniti espone diverse volte con artisti in esilio, tra cui alla mostra inaugurale della galleria-museo di Peggy Guggenheim a New York, Art of This Century, e tiene conferenze sull’arte moderna. Nel 1943 rompe nuovamente e definitivamente con Breton e con il Surrealismo.
Ritorna in Francia nel 1945 e negli anni seguenti dipinge sia paesaggi sia astrazioni, proseguendo nell’esplorazione della tematica violenta ed erotica dei primi anni. Nel 1950 pubblica la raccolta di scritti Plaisir de peindre. Nel 1965, su sollecitazione di André Malraux e Jean-Louis Barrault, decora il soffitto del teatro dell’Odéon di Parigi. Nel 1972 espone alla Biennale di Venezia. Le principali personali e retrospettive includono il Museum of Modem Art di New York (1976) and il Centre Georges Pompidou di Paris (1981).
ALCUNI TRA I PRINCIPALI MUSEI
Parigi, Centre Pompidou
Marsiglia, Musée des Beaux-Arts
Marsiglia, Musée Cantini
Nantes, Musée des Beaux-Arts
Bordeaux, Musée des Beaux-Arts
Belfort, Musée d’Art et d’Histoire
Céret, Musée d’Art Moderne
Londra, Tate Gallery
Londra, Courtauld Institute of Art
New York, Museum of Modern Art (MOMA)
New York, Guggenheim Museum
Washington, National Gallery of Art
Chicago, Art Institute
Madrid, Reina Sofia
Venezia, Peggy Guggenheim Collection
Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna