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EXTRA LARGE
22 Marzo 2019 @ 00:00
Una rassegna evento dedicata, per la prima volta e solo per quindici giorni, esclusivamente alle opere di grande formato degli autori della Galleria. La mostra offre l’occasione di scoprire una produzione pittorica meno nota e l’opportunità d’immergersi in una dimensione di grande respiro.
Tra i russi, Georgij Moroz (1937 – 2015) è forse l’artista che maggiormente predilige disporre di ampi spazi, perché le tele generose meglio riescono ad accogliere la sua pennellata impetuosa, il vigore artistico che lo caratterizza. E di largo respiro sono anche i soggetti rappresentati, tanto poetici quanto vitali, sempre legati all’energia della natura, come i potenti “Girasoli” (cm. 118 x 118) o “Con la mamma” (cm. 120 x 120), dove la figura umana è totalmente immersa nel paesaggio. Meno consuete, in questo formato, e quindi ancor più sorprendenti sono le nature morte di Maya Kopitzeva (1924 – 2005), dalla cui “Finestra di città” (cm. 126 x 134) viene il desiderio di affacciarsi, così come “L’ora del tè” (cm. 110 x 90), originale nella composizione e dai colori decisi, suggerisce un’atmosfera serena e accogliente. Sempre nature morte, ma totalmente diverse, sono le opere dal delicato ventaglio cromatico, intensamente liriche nella “povertà” dei soggetti (un tavolo di legno grezzo, dell’aglio, delle mele), del fiorentino Enzo Faraoni (1920 – 2017). Altrettanto sobrie sono le composizioni di Igor Smekalov, le cui figure quasi austere sono in perfetta sintonia con l’aura immobile che le circonda. In mostra, tra le circa 15 opere esposte, non possono mancare le tele di Gleb Savinov, uno dei principali esponenti della Scuola di Leningrado, di Dmitrij Kosmin, grande rappresentante della Scuola di Mosca e quelle realizzate esclusivamente con la penna Bic dal contemporaneo novarese Andrea Pescio (Rabbit City, cm. 100 x 110).